venerdì 28 febbraio 2014

Ho vinto il redone dello Starbooks di febbraio!!!



Giubilo e gioia oggi perchè hanno appena pubblicato i nomi dei vincitori e l'Assassina è arrivata prima!!!

Qui il link, non aggiungo altri, vado a farmi uno Spritz!

La ricetta con cui ho vinto è questa qui



Patate arrosto al miele, della Tarte Maison

Il dolce con il salato mi affascina sempre, perché una volta non ci credevo che fosse buono e storcevo il naso...ora nella mia cucina è tutto un mettere miele, zucchero di canna, patate dolci...insomma: i gusti cambiano, basta provare!!
Ed ecco qui queste patate deliziose e profumate prese dall'ispirante blog di Marina La Tarte Maison, un paio di passaggi a metà cottura e vi godrete in poco più di mezz'ora delle superbe patate, ottime per accompagnare un arrosto ma io me le mangerei anche così.


Per 3/4 persone


5 patate a pasta gialla (io uso la patata di Bologna)
Timo fresco, 8 rametti (io uso quello secco)
2 spicchi d'aglio
1 cucc.no di miele
1 cucc.no di bacche rosa (o pepe rosa che dir si voglia)
1 limone
Olio Evo q.b.


Una volta mondate le patate le tagliamo a spicchi di ugual grandezza (6-8 da ciascuna patata), le condiamo in una ciotola con olio (un paio di cucchiai) e il timo (circa 3/4 di quello a disposizione) e poi le mettiamo in una teglia rivestita di carta forno (che sennò poi il miele ve la impiastriccia tutta e brucia) e mettiamo in forno per 20-25 minuti a 200°.


Togliamo dal forno, trasferiamo in un piatto freddo e lasciamo raffreddare,  aggiungiamo alle patate una emulsione di circa 3 cucc. di olio, l'aglio tritato (io lo metto in camicia) e il miele, mescoliamo e rimettiamo nella teglia di prima e inforniamo per altri 20 minuti.


Prima di servire spolverizzate con le bacche rosa, il timo restante e un po' di scorza di limone.
Io le ho trovate superbe!








mercoledì 26 febbraio 2014

Cibo per angeli....diabetici!!!

Non posso nascondere la delusione per la Angel Food Cake che mi sono finalmente decisa a fare e nella quale nutrivo grandi aspettative. Il fatto è che è decisamente troppo dolce, sembra un enorme marshmallow, quindi, come direbbe il maritino in questi casi "buona, ma non farla più".
La ricetta che ho seguito religiosamente è quella di Montersino, ma dovete prendere nota di quella del video, perchè quella trascritta sul sito è diversa nel procedimento (quindi ok gli ingredienti ma cambia l'ordine di inserimento). Guardatevi Montersino al lavoro che è sempre piacevole e seguitelo pari pari.
Per documentare la mia glicemica creazione pubblico la foto, ma solo per fini scientifici.

Ecco il link alla ricetta

http://www.alice.tv/ricette/angel-cake-ricetta/


mercoledì 12 febbraio 2014

Sponge cake alle fragole e panna - redone per lo Starbooks!!!

Io di dolci non è che ne faccia tanti, lo vedete anche dal mio blog che la maggior parte delle ricette sono salate, quindi decidere di comprare questo libro, leggerlo, scegliere la ricetta, è stata una vera sfida. I dolci mi piacciono ma non mi entusiasmano come un filetto in crosta, ho fatto anche un corso di pasticceria e ancora si parla in casa dei miei cannoncini alla crema ma rimane il fatto che io non ne sia patita. Questo breve preambolo per introdurre questa sponge cake, farcita di panna e fragole con la quale partecipo al redone per lo Starbooks.
Cos'è lo Starbooks mi chiederete voi? E' una trovata meravigliosa vi rispondo io!!! ovvero un gruppo di blogger-cooking-addicted sceglie un libro di cucina al mese e ne sperimenta le ricette per poi darne un giudizio sincero e spassionato. Io ho scelto questo libro che è già stato testato dalle ragazze dello Starbooks: " Delia's cakes",  con la speranza che il mio post possa venire scelto tra le centinaia di migliaia di altri e poter far parte così del team dello Starbooks il mese prossimo.


Ma veniamo a noi e al libro. Bello, elegante nella sua copertina celeste, nella prima parte si parla di strumenti e ingredienti e nella seconda ci sono tutte le ricette per preparare torte, biscotti, muffin, insomma tutto ciò che potreste immaginare di trovare in questo libro c'è. Dopo averlo studiato l'ho messo in bella vista sulla mensola della cucina, di fianco a Jamie Oliver e Julia Child, insomma in buonissima compagnia.
Ho scelto, dopo aver letto attentamente la maggior parte delle ricette, la Sponge Cake con fragole e panna. Di sponge cake ne ho mangiate a iosa merito della mia amica scozzese che per prima me le ha fatte scoprire, quindi ho pensato di sperimentare questo dolce proprio perché ho un'idea di come dovrebbe essere.


Vi servirà una teglia tonda da 20 cm, alta almeno 4 cm, di quelle che si staccano i bordi in modo da sfilare facilmente la torta, carta forno con cui ricaveremo un cerchio per il fondo della teglia che avremo anche precedentemente imburrato, una griglia per fare raffreddare la torta, uno sbattitore (io ho usato la kitchen-aid, frusta filo). Essendo sprovvista della teglia da 20, ne ho usata una da 24 cm e ho riparamentrato tutti pesi degli ingredienti.


Questa la ricetta per 8 persone (teglia da 20cm)

115 gr di farina autolievitante
1/2 cucc.no di lievito per dolci
2 uova grandi
115 gr di burro morbido
115 gr di zucchero di canna
1/2 cucc.no di estratto di vaniglia (no essenza mi raccomando!!) - io ho usato 1/4 di bacca

per la farcia

350 gr di fragole lavate e a cui avrete tolto il picciolo (tenetene un paio belle grosse e regolari per la decorazione)
200 ml panna fresca da montare
2 cucc.ni di zucchero semolato
zucchero a velo per la spolverata finale

Preriscaldate il forno a 170°.

Iniziamo con il setacciare la farina insieme al lievito, Delia suggerisce di farlo "dall'alto" in modo da arieggiare ulteriormente la farina, terminata questa operazione, che aiuterà a dare sofficità alla torta, possiamo aggiungere tutti gli altri ingredienti e azionare la frusta per circa un minuto, ottenendo una crema soffice e liscia che scivoli facilmente dal cucchiaio senza rimanerci incollata troppo.

Mettiamo poi il composto nella teglia livellandolo con il dorso del cucchiaio e la inforniamo nel centro del forno per 30-35 minuti o fino a che il centro della torta non è "springy" ovvero che spingedo leggermente con il dito lo sentite come una spugna, elastico e morbido.
Togliamo la teglia dal forno e attendiamo 5 minuti prima di staccare con un coltello liscio i bordi dalla teglia e girare la torta capovolta su una griglia. Togliamo quindi il cerchio di carta forno che sarà rimasto attaccato al fondo e ribaltiamo la torta nuovamente.
Lasciamo raffreddare. Io qui ho seguito religiosamente tutto il procedimento ma il centro della mia torta ha avuto un mancamento, ovvero si è gonfiato ma poi è caduto inesorabilmente verso il basso, quindi non aveva la forma a cupolina che dovrebbe avere ma fortunatamente è rimasto intatto.

Si passa ora alla preparazione della farcia. Passiamo al frullatore o minipimmer 200 gr delle fragole che abbiamo pulito, fino ad ottenere una purea, montiamo la panna con lo zucchero e ci prepariamo al taglio: che paura!!!
Eh sì perchè il taglio sbagliato può compromettere tutto il lavoro che si è fatto, tenete poi conto che il mio centro era basso e che il timore che si sbriciolasse non era infondato.
Con un coltello per il pane tagliamo orizzontalmente in due metà uguali la torta, poi procediamo a tagliarla verticalmente a metà, poi tagliamo a metà le due parti che abbiamo ottenuto e ancora a metà le quattro parti, ottenendo 8 fette. Prendete il vostro piatto di portata, togliete le "fette superiori" senza romperle (e qui c'era il piccoletto che mi asciugava la fronte come in E.R. perchè la tensione era palpabile) e sistemate sul piatto le "fette inferiori" ricreando il cerchio. Ora è il momento di farcire con metà della panna che abbiamo montato la base della torta, poi sistemiamo con un cucchiaio la purea di fragole e guarniamo ulteriormente con i pezzi delle fragole che non avete frullato (quelle pulite, non le due tenute da parte). Finiamo di farcire con la restante panna, sistemiamo le "fette superiori" e spolveriamo con abbondante zucchero a velo.
Tagliamo le due fragole tenute da parte in 4 parti ciascuna e le sistemiamo sopra le fette. Ora è finita, io posso riprendere a respirare e a parlare (mi ammutolisco sempre nei momenti di tensione, ed essendo una che parla diffusamente, in casa c'è una strana atmosfera, sembra di essere in chiesa insomma... ovviamente è vietato anche rivolgermi la parola in questi momenti, pena il lancio del primo aggeggio che mi trovo tra le mani... chiedete al maritino:  una volta uno spremiagrumi gli ha sfiorato lo zigomo).

Momento foto sul terrazzino, cercando di fare la foto dell'anno che neanche Avedon...

Eccola, in tutta la sua fragolinità!





Considerazioni: di fragole ne servono secondo me più di 350 gr, direi almeno 450, tenendo conto che sono sia per la decorazione che da tagliare e sistemare all'interno della farcia (quindi terrei da parte 2 fragole grandi intere per la decorazione , 200 grammi per la purea come suggerisce Delia e il resto, che quindi è di circa 200gr, da fare a pezzi). Io, infatti, ne avevo di più e le ho utilizzate a pezzi nella torta (ne ho usati circa 550 gr) . La quantità di panna è corretta, tempi e passaggi sono dettagliati e perfetti.
Non posso sbilanciarmi sulla sofficità perché, anche se ho ricalcolato tutti gli ingredienti per la teglia da 24cm, non posso dire senza ombra di dubbio che non sarebbe venuta "springy" come dice Delia se avessi avuto la teglia da 20, quindi su questo elemento non mi pronuncio. La mia non era così spugnosa (ma era comunque morbida e piacevole) e soprattutto non così alta al centro. Lo zucchero di canna dà quel saporino e quella consistenza particolare alla crosticina che a me piace, e ho capito perché la furbissima Delia fa pre-affettare la torta: perché si distruggerebbe se si provasse ad affettarla dopo avere inserito la farcia e messo lo strato superiore! Colpa della farcitura che è molto morbida e delle fragole in pezzi che non danno stabilità... ma essendo pre-affettata non ci sono stati feriti sul campo e nessuna goccia rossa è andata a macchiare la tovaglia immacolata (per quello ci ha pensato il piccoletto).


Giudizio finale : promossa!... con eleganza



lunedì 3 febbraio 2014

Curry Curry guagliò!

Uno dei piatti che più spesso vengono citati quando si parla di cucina indiana è il celeberrimo pollo al curry, ma poco si sa di questa ricetta che in realtà è stata adattata ai gusti occidentali dai britannici prima di arrivare qui da noi in Italia.
In India la parola curry indica sia una pianta le cui foglie vengono utilizzate in cucina e in alcuni piatti indiani, sia un tipo di stufato o zuppa, i cui ingredienti possono variare.
Invece, da noi, indica un mix di spezie che facilmente troviamo nei supermercati (in India viene detta "Masala") e che non è ricavato esclusivamente da queste foglie, anzi gli ingredienti principali sono altri (curcuma, pepe, cumino, coriandolo, cannella, ...). Sembra che a generare questo problema di "traduzione" siano stati i soldati britannici che riportavano in patria i mix di spezie per preparare lo stufato e lo chiamavano appunto curry, dando così un nuovo nome al mix sopracitato.
Si trovano anche delle varianti come il Garam Masala con cui si prepara il pollo Tikka Masala che, guarda caso,  trovate qui.
Quindi il curry in India non è altro che un modo per indicare un modo di cucinare piuttosto che un piatto vero e proprio e non viene preparato sempre con la stessa mistura di spezie, mentre per noi occidentali indica una ricetta ben specifica e, come me,  scommetto che ognuno di voi ha una confezione di curry in dispensa.
Terminata la parentesi "rieducational" ecco la mia ricettina per il pollo al curry, molto molto occidentale,  che potrete accompagnare con del riso basmati, perfetto per questi piatti così ricchi e saporiti.

Per 4 persone

1 kg di petto di pollo
1 mela (io uso golden o royal gala)
1 cipolla grande
3 cucc. olio Evo
30 gr burro
150 ml di creme fraiche (panna acida) o yogurt
2 cucc.ni curry
1 cucc.no semi di cumino
1 cucc.no zenzero in polvere
1 cucc.no coriandolo in polvere
1 cucc.no concentrato di pomodoro
coriandolo fresco da spolverare sopra alla fine (se in questa stagione non lo trovate metteteci il prezzemolo, lo so che per i puristi è un sacrilegio, ma io scommetto non se ne accorgerà nessuno...)

Iniziamo col far soffriggere le spezie nell'olio Evo con il burro in una padella capiente. Il trucco per fare in modo che sprigionino tutto il loro aroma è proprio questo, vanno sempre prima passate nel condimento caldo. Bastano 1-2 minuti e poi possiamo iniziare a fare rosolare il pollo tagliato a cubetti, una volta che è ben rosolato aggiungiamo le cipolle tagliate a julienne e la mela a tocchetti di 2/3 cm. Lasciamo insaporire, saliamo e aggiungiamo il concentrato di pomodoro e un bicchiere di acqua calda, mescoliamo e copriamo lasciando cuocere lentamente per circa 20-25 minuti. Controllate di tanto in tanto che l'acqua non si consumi tutta, dovete ottenere un bel sughetto alla fine quindi eventualmente bagnate ancora.
Finita la cottura, togliete dal fuoco, aggiungete la creme fraiche, mescolate e spolverizzate con il  coriandolo. Servite con riso basmati.

Nella foto il piccoletto che mangerebbe il riso condito con il solo sughetto del pollo al curry come se non ci fosse un domani.