mercoledì 9 dicembre 2015

Pandoro !

Di panettoni e colombe ne ho già fatti, con risultati mangiabili, con un buon gusto, ma con un'estetica ben più che migliorabile. Ma ieri, ieri è cambiato tutto!! Ho sfornato due pandori, ma due pandori, che quanto a pandorinità non hanno da invidiare nulla a nessuno!!!!

Sono preparati con pasta madre solida, se non l'avete e volete provarci fatevene "spacciare" un po' da qualcuno, non mettetevi a farla voi adesso perchè ci vogliono mesi prima che raggiunga la "forza" per fare un grande lievitato.

La ricetta è del maestra Raffaele Pignataro, che oltre ad essere ovviamente re dei lievitati mi sembra proprio una gran persona, in quanto non si limita a pubblicare le sue ricette, ma, le spiega, le filma, entra nei dettagli, insomma condivide la sua esperienza, che mi sembra una roba bellissima.

Il suo blog è IL CRUDO E IL COTTO e la ricetta questa qui 

Importanti gli ingredienti, farine specifiche, burro di centrifuga di ottima qualità (io a Milano ho trovato il burro Fratelli Brazzale, che mi ha incuriosito perchè abbiamo lo stesso nome, io sono la Signora Brazzale (;-)), nome di mio marito, e poi mi ha conquistata perchè si sente subito la pannosità e la differenza con i burri di minor pregio, di affioramento, che poi sono la maggior parte di quelli venduti nella grande distribuzione),  vaniglia in bacche e non in essenza, arance non trattate.

Vi lascio le foto delle mie creature, e aggiornerò la foto dell'interno quando procederemo al taglio fra qualche giorno!



Direi prova assaggio superata!!!

lunedì 21 settembre 2015

Cous Cous di pesce

Ad estate quasi finita ancora la voglia di piatti come questo è tanta, quindi mi sono lasciata tentare da dei supergamberoni freschi e ho creato questo cous cous di pesce favoloso e direi per nulla complicato da fare. Potete usare qualsiasi tipo di pesce ma sempre i gamberi in modo da aver una bisque che dà una marcia in più al cous cous.

INGREDIENTI per 4 persone

1 tazza di cous cous

16 gamberoni interi
1 kg di cozze
una manciata di ciuffetti di calamari
12 seppioline intere
una fetta di spada
concentrato di pomodoro
1 carota
1/2 gambo di sedano
1 cipolla piccola (bianca o dorata)
olio evo
1 cucc. di burro
coriandolo o prezzemolo


Procedete con la pulizia dei  vari pesci . Per i gamberi metterete da parte le teste per la bisque e li priverete degli intestini.

Per preparare la bisque unite alle teste in un pentolino il sedano, carota e cipolla tagliati grossolanamente, un cucc. di concentrato di pomodoro,  sale, pepe e acqua a coprire il tutto. Fate bollire e lasciate cuocere lentamente per una ventina di minuti.
Poi dovrete schiacciare per bene tutto in modo che le teste si rompano, e passere tutto al colino. Otterrete così un concentrato di sapori da aggiungere al cous cous.

Per preparare il cous cous basta versarne una tazza in una ciotola capiente, versarci la bisque per il doppio (quindi due tazze), salare e condire con un cucc. di burro.
Di tanto in tanto mescolate e sgranate con la forchetta. Lasciate coperto.

Procedete ora alla cottura dei vari pesci: in una padella con olio e aglio lasciate aprire le cozze che poi sguscerete. In una padella con olio e aglio fate colorare lo spada (tagliato a tocchetti), le seppioline e i ciuffetti.
A parte cuocete i gamberi per pochi minuti, sempre in una padella con olio e aglio.

Portate in tavola il cous cous, un vassoio caldo con i pesci e la bisque avanzata (che deve essere ben calda), in modo che ogni commensale si serva, prima il cous cous, poi sopra i pesci e se serve della bisque.

In questo modo non dovrete mescolare tutto voi nella ciotola e i pesci rimarranno più integri.

Spolverate con coriandolo (o prezzemolo) a piacere. 










mercoledì 24 giugno 2015

Spaghetti con sugo bianco di pesce

I cambiamenti ci vogliono e non solo ogni tanto. Cambiare taglio di capelli, cambiare i cuscini del divano, cambiare ricetta!
Ecco, invece del solito sugo di pesce al pomodoro ho voluto provare una cosa nuova, che però ha tutto il sapore del mare, forse anche di più.

Ingredienti per 4 persone

Spaghetti 400 gr (piatto unico)
12 gamberoni interi
300 gr di ciuffi di calamaretti
1 kg di cozze
1 cipolla bianca
1 carota grande

sale e pepe qb.
olio EVO

Pulite i gamberi mettendo da parte le teste e il carapace delle code.
Sciacquateli e togliete gli intestini. Metteteli in frigo

In un pentolino, dopo averli passati sotto l'acqua, mettete "gli scarti" dei gamberi insieme a un cucc. di olio, carota e cipolla tritate e mezzo bicchiere di acqua. Lasciate sobbollire coprendo con un coperchio e controllando di tanto in tanto. Dopo 15 minuti schiacciate tutte le teste con un cucchiaio cercando di fare venir fuori tutto il succo.
Lasciate raffreddare.
Preparate una ciotola e con l'uso di un piccolo colapasta versate il contenuto del pentolino avendo cura di schiacciare per bene (io lo faccio in due o tre volte) tutte le teste e le verdure, così da ottenere una bisque con un sapore di mare concentrato. Potete aiutarvi con un pesta carne.

Mettete da parte la bisque.

Ora potete cuocere le cozze, dopo averle sbissate per bene, in un paio di cucchiai di olio evo e uno spicchio di aglio. Lasciatele aprire per bene e quando sono cotte toglietele dal fuoco, lasciate raffreddare un po' e sgusciatele. L'acqua non ci serve, quindi potete sciacquare la pentola e riutilizzarla per spadellare velocemente (sempre con olio e aglio) i ciuffi di  calamaretti. Pochi minuti.

Per ultimi passate in padella i gamberi. Sistemate ogni tipo di pesce in una ciotola a parte.



Sciacquate ancora una volta la padella, versate un paio di cucc. di olio, versate la bisque (verificate che non vi siano residui di sabbia - può capitare),  fate riscaldare, assaggiate ed eventualmente aggiungete sale. Aggiungete le cozze, i ciuffetti e i gamberi.
Nel frattempo lessate gli spaghetti che scolerete un po' al dente e metterete direttamente in padella per ultimare la cottura. Se necessario tenete un bicchiere di acqua di cottura per far amalgamare meglio il sugo.

Mare profumo di mare...









lunedì 18 maggio 2015

New style Tiramisù

Non so se sia stata una mia scoperta ma un bel giorno di qualche tempo fa avevo da smaltire un vasetto di crema di pistacchi, così ho pensato di aggiungerla al tiramisù che dovevo preparare per il buffet del compleanno dell'adolescente.
Mai azzardo fu più riuscito!!!  Bicchierini monoporzione spazzolati in pochi minuti dagli avventori della festa, che ne reclamarono a gran voce pure il bis...
Da allora non c'è volta che io prepari il tiramisù senza farne anche una versione "pistacchio"!
Trovo comodissimo poi preparare questo dolce tradizionale in bicchierini monoporzione, belli da vedere e senza la necessità di tagliare il tiramisù facendo magari fette diverse (cosa che in casa mia giustifica l'accoltellamento perché la preadolescente esige la fetta più grande) e non uguali per tutti.

Ingredienti per 8 bicchierini
500 gr mascarpone
5 uova
6 cucc. zucchero semolato
2 tazze di caffè zuccherato a piacere (io preparo due caffettiere da 3)
16 biscotti savoiardi
rum
crema di pistacchio
granella di pistacchio
8 bicchieri di plastica trasparente o di vetro

Iniziamo con la preparazione della crema che non è quella tradizionale del tiramisù con i bianchi montati,  ma a me piace così. Montiamo 4 tuorli e un uovo intero con lo zucchero fino a che diventano belli cremosi e chiari.
Aggiungiamo tutto il mascarpone e continuiamo a montare lentamente fino a che otteniamo una crema liscia e soda. A piacere potete aggiungere una spruzzata di rum per dare una nota aromatica alla crema.
A questo punto riempite una sac à poche e mettetela in frigo per una mezzora in modo che la crema sia ben fredda prima di sistemarla nei bicchierini.
Ora potete tagliare in due i savoiardi così da ricavarne 32 metà.

Passata la mezzora disponete i vostri otto bicchierini sul tavolo, mettete un giro di crema e poi inzuppate velocemente i mezzi savoiardi e sistematene un paio a bicchierino, ricoprite poi con altra crema e poi con un cucchiaio di crema di pistacchio.
A questo punto fate l'ennesimo giro di crema e inzuppate altre due metà savoiardi, sistemandoli sopra la crema. Finite poi con un bel giro decorativo di crema su cui sistemerete della granella di pistacchio.

Lasciateli nel frigo un paio d'ore e anche più in modo che i sapori si amalgamino per bene.

Non ne rimarrà neanche uno...:-)










mercoledì 13 maggio 2015

Zuppa Inglese della mamma

E' un ricordo di infanzia, che ho tramandato ai miei figli e che è zuppo di emozioni e nostalgia.
La merenda della mamma, che lei ha sempre chiamato Zuppa Inglese ma che certamente non lo è.
L'adolescente e il piccoletto fanno a gara per l'ultima fetta, e ovviamente ne fanno continua richiesta alla nonna.
Di una semplicità disarmante ma nel suo complesso perfetto, cremoso e croccante, cioccolatoso e vaniglioso.. modificabile a vostro piacere, aggiungete pure granella, briciole di biscotti, meringhe, cioccolato in pezzi, sarà sempre eccezionale.
Bastano 10 minuti, due buste di budino e il gioco è fatto.

Ingredienti

1 lt di latte
1 tazza di latte
1 busta di budino al cioccolato
1 busta di budino alla vaniglia
30 biscotti secchi

Preparate come da indicazioni riportate sulle confezioni i due budini, utilizzando il litro di latte a disposizione.
Nel frattempo recuperate uno stampo o un contenitore (io di solito lo preparo in un contenitore di vetro con il bordo alto ma per il blog ho utilizzato uno stampo da plum cake e poi l'ho capovolto).
Versate un primo strato di budino alla vaniglia, lasciate raffreddare un po' e poi sistemate i biscotti secchi che avrete inzuppato velocemente nel latte che avete nella tazza. Ricoprite con uno strato di budino al cioccolato avendo cura di non spostare i biscotti. Ripetete l'operazione con i biscotti e versate del budino alla vaniglia. L'ultimo strato di biscotti e finite con il cioccolato.

Il vostro lavoro è finito :-)

Lasciate raffreddare a temperatura ambiente e poi un paio d'ore nel frigo, ma più rimane in frigo e meglio è.

Servite direttamente dal contenitore o scappottate.

Che buono!




giovedì 23 aprile 2015

Amor amor... Amor Polenta!

Ieri era uno di quei pomeriggi in cui sono tarantolata e faccio venticinque attività insieme, quindi tra il ragù e la besciamella per la lasagnetta serale, l'assistenza alla gatta infortunata (mannaggia a lei che si arrampica ovunque!!!) e la merenda dei ragazzi, ho pensato bene di fare questo dolcino. Una torta molto vintage, credo di provenienza varesina, che ha quel quid in più dato dalla farina, finissima, di mais.
Vi lascio la ricetta e ve la consiglio per la colazione del week end!

Ingredienti per uno stampo (va bene anche quello da plumcake se non avete quello "ufficiale" con le scanalature)

100 gr burro morbido
120 gr zucchero a velo
2 uova intere
2 tuorli
60 gr farina di mandorle
65 gr farina di mais "fumetto" (che è quella finissima)
65 gr farina 00
1 cucc.no di lievito per dolci
un bicchierino da liquore di rum


Come sempre io utilizzo la mia KA per l'impasto ma va bene anche un frullino per montare la panna, per intenderci...
Imburrate lo stampo e mettetelo in frigo (il burro che unge gli stampi dovrebbe essere sempre freddo, per evitare che si amalgami all'impasto, quando lo riempite, rendendo nulla la sua funzione...). 
Montiamo il burro con lo zucchero a velo fino a che è bello fluffoso. Aggiungiamo poi le uova (intere e i tuorli), una alla volta, montando sempre bene il composto.
Nel frattempo  mischiate le farine con il lievito e setacciateli.
Aggiungete al composto le farine setacciate un po' alla volta, sempre con la frusta in azione. Per ultimo incorporate il rum.
Versate il tutto nello stampo e mettete in forno pre-riscaldato a 150° per 45 minuti. Fate la prova stecchino e aspettate che si freddi prima di sformare.
Spolverate con zucchero a velo.





martedì 31 marzo 2015

Uova scozzesi!

Non so se le conoscete, io non le avevo mai mangiate, poi, incuriosita da vari programmi culinari che ne narrano meraviglie ho provato a cucinarle una domenica a pranzo. Apriti cielo!! Urlettini di gioia e goduria da parte dei miei commensali, tanto che il piccoletto voleva mangiarsele tutte e sul volto dell'adolescente (ormai abbiamo tolto il "pre") sono comparsi semi sorrisi di approvazione. Il maritino invece mi ha proprio proposta per la seconda stella Michelin, la prima la vinsi con questa ricetta.

E' una ricetta tipica scozzese, si trova spesso nei pub e ogni scottish mum che si rispetti le propina alla propria discendenza. Si possono fare mille variazioni utilizzando erbe e spezie diverse, io per Pasqua le farò con uova di quaglia, più piccole e perfette per un antipasto.

Ingredienti

8 uova grandi (io scelgo sempre quelle allevate a terra)
600 gr salsiccia di maiale
salvia fresca
timo
maggiorana
sale e pepe qb

per la panatura
4/5 cucchiai di farina
6 cucchiai di pangrattato
2 uova

olio di semi di girasole per la frittura

Per prima cosa dobbiamo fare bollire le uova ma senza cuocerle troppo (oltremanica dicono "runny", perchè il rosso cola, non è solido).
Prendete una pentola che le contenga tutte e riempitela con acqua fredda. Mettete le uova e accendete il fuoco. Dalla bollitura lasciate cuocere per soli 4 minuti, avendo cura di metterle sotto acqua fredda corrente appena trascorso il tempo di cottura.
Togliete i gusci e mettete da parte.
Per condire la salsiccia dovremo toglierla dal suo budello (spremendola fuori) e condirla con la salvia spezzettata, il timo, la maggiorana e sale e pepe qb.
Lavoratela con le mani in modo che tutti i sapori si distribuiscano bene.
Ora il passaggio più difficoltoso: ricoprire di salsiccia le uova.
Mettete in una mano una quantità sufficiente di salsiccia da coprire il palmo e schiacciatela, posizionate un uovo e con delicatezza cercate di avvolgervi la salsiccia, aggiungendone dove l'uovo rimane scoperto. Dovrete avere una copertura uguale in modo che l'uovo non risulti troppo ricoperto da una parte e poco da un'altra.
Preparate così tutte le uova, poi una alla volta dovrete impanarle procedendo in questo modo:

- mettete farina, pan grattato e uova sbattute in tre piatti fondi diversi
- immergete un uovo nella farina, poi passatelo nelle uova e infine nel pangrattato. Per avere una bella crosta e una "scotch egg" più solida, ripassiamo un'altra volta nelle uova e nel pangrattato.

Fate così per tutte le 8 uova.
Scaldate in una padella con bordi alti l'olio di semi di girasole e friggete le uova fino a che sono belle colorate.
Servite calde anche se fredde sono ottime e si prestano benissimo al pic-nic di Pasquetta!






giovedì 26 marzo 2015

Torta al latte di cocco

Super colazione con i fiocchi questa mattina con la torta al latte di cocco de la Tana del Coniglio, un delicatissimo blog che seguo e dove ho trovato interessanti ricette, principalmente di dolci, e che vi consiglio di andare a vedere.

E' proprio vero, come dice Erika nel suo post, che spesso avanza una mezza latta di latte di cocco (che non è l'acqua di cocco ma bensì cocco frullato con aggiunta di acqua, una crema quasi) e non si sa mai cosa farci. Quindi al primo avanzo utile, dopo una ricettina indiana in cui troneggiava il latte di cocco, mi sono ritrovata anche io con questo prezioso avanzo e mi sono ricordata di questa ricetta.

Piace a tutti perché il cocco quasi non si sente ma fa una vera magia: la morbidezza, la rende quasi impalpabile...provare per credere!

Secondo me si potrebbe anche farcire con della marmellata ai lamponi... okay... io vado a provare, voi leggete la ricetta!

Ingredienti per uno stampo quadrato da 20 cm, uno da plumcake oppure uno tondo da  20-22 cm

2 uova
160 gr di latte di cocco (o quello che avete, io a volte ne ho usati di più, a volte di meno :-))
mezza bacca di vaniglia (o una bustina di vanillina)
1 cucc.no essenza di cocco (io non la metto)
200 gr farina 00
200 gr zucchero semolato (io uso quello finissimo)
1/2 cucc.no di sale fino
2 1/2 cucc.ni di lievito per dolci
100 gr di burro morbido a cubetti
zucchero a velo per decorare
1 cucc. di cocco grattuggiato disidratato sempre per decorare (facoltativo)

Procedimento
Pre-riscaldate il forno a 180° , imburrate lo stampo che avete scelto (io non fodero con carta forno diversamente dalla ricetta originale).
Potete utilizzare una planetaria oppure impastare a mano.
In una ciotola sbattete le uova con 50 gr di latte di cocco, creando una bella cremina omogenea. Lasciate da parte.
Nella ciotola "principale" o quella della planetaria, mettete la farina, lo zucchero, il lievito. Mescolate a mano affinché si mischino bene, aggiungete poi il sale.
Mettete in moto la planetaria ed iniziate ad aggiungere il burro, poi il  latte di cocco che vi è rimasto e impastate bene (gancio K) fino a che non avrete più grumi.
A questo punto aggiungete in 3 volte la cremina di uova e cocco, attendendo che il composto sia ben amalgamato ogni volta.
Nella ricetta originale questo passaggio si fa con uno sbattitore elettrico, io ho continuato ad utilizzare la planetaria, potendo inserire la frusta.
Versate l'impasto nello stampo e livellatelo. Ora è pronto per il forno.
30-40 minuti (qualcuno in più se usate lo stampo da plumcake perché rimane più alto).
Fate la prova stecchino e quando è cotta lasciate raffreddare bene prima di scappottare la torta ... resisterete? noi mai... la mangiamo sempre tiepida!!!

Spolverizzate con zucchero a velo  e se volete con cocco disidratato grattugiato...


 
nello stampo quadrato



 nello stampo tondo da ciambella


nello stampo da plumcake

venerdì 13 marzo 2015

Torta soffice all'arancia

Capita a volte che anche il più insospettabile dei colleghi nasconda una sana passione per la cucina, la pasticceria in questo caso. E' così che un collega informatico, che chiameremo Andrea, perchè così si chiama :-) si è presentato una mattina con questa torta spaziale che profuma d'arancia in modo incredibile ed è aranciosa anche nel sapore, che rimane persistente, umida, non troppo dolce, insomma un dolce perfetto per iniziare la giornata!
Ho sperimentato subito la ricetta e devo dire che non ci sono proprio dubbi, questa "E' "la torta all'arancia, per eccellenza. Te ne mangeresti tre fette di seguito, perchè è soffice e umidina...una vera goduria.

Servono arance non trattate e lavate benissimo perchè si usa la scorza.
Potete aggiungere anche una nota alcoolica se desiderate nello sciroppo, io ho evitato.

Utilizzate una tortiera con cerniera da 26 cm.


Ingredienti

5 uova medie
4 arance non trattate (se sono "enormi" ne bastano 3)
300 gr di zucchero (280 gr + 20 per lo sciroppo finale)
180 gr di burro morbido a cubetti
200 gr di farina 00
1 bustina di lievito per dolci

Pre-riscaldiamo il forno a 180°, iniziamo con il grattuggiare la scorza delle arance direttamente nella ciotola della planetaria o della vostra impastatrice (o dove volete se impastate a mano).
Aggiungete i 280 gr di zucchero e mescolateli alla scorza.
Aggiungete ora le 5 uova e iniziate a impastare (io con frusta K), fino a che otterrete un impasto liscio il più possibile (ci saranno i grumi della scorza, è ok). Adesso possiamo aggiungere il burro e la farina, insieme al lievito,  poco alla volta .
Ottenuto un impasto liscio (che io mi sarei mangiata anche crudo: è troppo buono!), potete versarlo nello stampo che avrete imburrato.
In forno per 30 minuti, ma dopo 25 controllate la situazione, deve essere ben cotto al centro, utilizzate il solito stecchino.
Nel frattempo preparate un simil sciroppo con la spremuta delle arance (servono 250 grammi circa) filtrata a cui aggiungerete i 20 gr di zucchero. Scaldate poi in un pentolino.
Non si restringe più di tanto, lasciate 5 minuti sul fuoco.
Quando è pronta la torta lasciatela raffreddare qualche minuto. Poi aprite la cerniera dello stampo, capottate la torta su un piatto e bucherellatela con uno stuzzicadenti. Con un cucchiaio versate lo sciroppo tiepido in modo che sia distribuito su tutta la torta.
Lasciate raffreddare completamente.
Buone arance a tutti!






lunedì 2 febbraio 2015

Fagottini con pere e uvetta

La tazza di tè caldo mi scalda per bene le mani, che il pomeriggio a casa abbassano i caloriferi e quindi cerchiamo un po' di conforto sotto la copertina, mezzi sdraiati sul divano, assaporando qualcosa di dolce...magari questi fagottini che non sono semplicemente buoni, sono favolosi.
Ecco, i pomeriggi a casa, quelli tranquilli, che sono pochi, sono così, e sono bellissimi, tutti una coccola a me e alla mia famiglia.

Ottimi anche per recuperare un po' di ingredienti avanzati dalla preparazione dei dolci natalizi...

INGREDIENTI PER 6 FAGOTTINI

Pasta sfoglia rettangolare, una confezione
1 o 2 pere abate, dipende dalla grandezza (io ne avevo 1 enorme)
mezzo bicchiere di uvetta sultanina
mezzo bicchiere di rum
gherigli di noce, 100 gr
1 cucc. di cannella in polvere
1 uovo sbattuto


Io ho utilizzato la sfoglia che mi era avanzata da altre preparazioni (appiccicandola insieme pezzo per pezzo, non va mai impastata, perchè altrimenti non sfoglia più), voi che avete una sfoglia bella regolare dovete tagliare 6 quadrati uguali dalla sfoglia e metterli nella teglia con gli stampi per i cupcakes.

In una ciotola preparate il ripieno mescolando insieme la pera fatta a cubetti, l'uvetta fatta ammorbidire nel rum (e poi scolata!), le noci spezzettate grossolanamente e la cannella.
Mescolate delicatamente e dividete nei 6 stampi foderati di sfoglia, chiudete a pacchetto e poi spennellate con l'uovo sbattuto. In forno a 200° per una 20na di minuti, ma controllateli, potrebbe volerci anche meno!!
Che profumo...



lunedì 26 gennaio 2015

Sfoglia con dulce de leche e mandorle

Vi è avanzata della frutta secca e non sapete come utilizzarla? avete nostalgia dei sapori dell'infanzia e la mou vi fa impazzire? siete alla ricerca di un dolce goloso e facilissimo? allora questa ricetta è dedicata a voi: direttamente dal blog della celeberrima Araba Felice  vi permette di esaudire tutte e tre le richieste!

Potete accostarci della panna montata non zuccherata o della salsa al cioccolato e servirla con un vino dolce e fermo, ben freddo.

1 latta da 395 gr di latte condensato
100 gr mandorle spellate
2 conf di pasta sfoglia (io le avevo tonde, meglio rettangolari)
1 uovo

Per fare il dulce de leche (che poi è la crema mou), a meno che non lo vogliate comprare già fatto, mettete la latta di latte condensato (senza aprirla),  nella pentola a pressione, copritela d'acqua e fate cuocere 30 minuti dal fischio (in pentola normale 3 ore e mezza dall'ebolizione). Toglietela poi dalla pentola e lasciatela raffreddare completamente prima di aprirla (pena lo schizzo di dulce de lece bollente sulle pareti della cucina, che poi non vi basta per fare il dolce).

Le mandorle vanno tostate per 13 minuti (nel mio forno a gas ne bastano 9, quindi dateci un occhio...) nel forno a 170°, poi una volta fredde, tritatele grossolanamente a mano o nel mixer (non troppo fini).

Ora è il momento della pasta sfoglia. Vi serviranno  due rettangoli uguali, io li ho ritagliati all'interno della pasta sfoglia tonda,  recuperando poi gli avanzi con una ricettina che vi presento tra qualche giorno. Se invece avete acquistato la sfoglia rettangolare, potrebbe bastarvene anche una sola, ma la tarte risulterebbe più stretta, io vi consiglio di prendervene due e di tagliare gli avanzi, la tarte deve misurare 30 cm X 15 cm circa, io ho lasciato un rettangolo leggermente più grande sul lato corto così ho potuto piegar meglio gli angoli.

Ora mescoliamo insieme il dulce de leche (attente a leccare la  latta che vi fate male... io resisto a fatica), con le mandorle e lo stendiamo su uno dei due triangoli (io sul più largo), sull'altro triangolo pratichiamo invece tre tagli obliqui e poi copriamo la tarte. La chiudiamo bene lungo i bordi (io li ripiego mentre la ricetta prevede di spennellare i bordi con l'albume) e poi spennelliamo o con solo albume o con uovo intero sbattuto (a piacimento).


In forno pre-riscaldato a  200° lasciamo dorare per 25 minuti.
Lasciate raffreddare prima di servire, altrimenti rischiate una ustione.

Però è buona... da leccarsi le dita!







mercoledì 21 gennaio 2015

Polpettone mon amour!

Passato il Natale molti di noi hanno scorte per un anno di carne avanzata dai pranzi luculliani di dicembre, ben stipate nei freezer, attendono che il/la cuoco/a di turno le trasformi in nuovi e succulenti pranzetti.
Io personalmente ho proprio una busta da freezer apposita,  di quelle con le chiusure ermetiche, su cui scrivo con un bel pennarellone "polpette" e inserisco man mano i vari avanzi, quando la quantità mi sembra sufficiente scongelo il tutto e procedo nella preparazione di polpette o polpettone.
Ho imparato a cucinarli proprio per utilizzare al meglio gli avanzi di cibo, quasi mai, se non per ricette particolari, utilizzo solo carne fresca, perchè il sapore dei vari arrosti secondo me dà un tocco in più... poi con questa super-ricetta è un vero piacere sedersi a tavola e gustare il polpettone post natalizio!

Ingredienti:

carne cucinata (non c'è una quantità, minimo direi 500 gr) passata al tritacarne o al mixer
150 gr pancetta affumicata o bacon
1 cipolla tagliata a dadini piccoli (brunoise)
100 gr pecorino romano (anche il grana padano o il parmigiano vanno bene) grattuggiato
salsa Worcester, mezzo bicchiere

125 gr ricotta vaccina
3 uova
200 gr salsiccia 
grasso d'anatra (se non lo avete va bene olio EVO)
olio EVO q.b.
sale e pepe q.b.

Ho preso spunto da una ricetta di Nigella e l'ho mixata con la mia ricetta delle polpettine, un incontro fortunato!
Iniziamo con il soffriggere la cipolla in un paio di cucchiai di grasso d'anatra (io lo recupero quando la cucino e lo metto in un vasetto ermetico in frigo, se non lo avete, utilizzate olio EVO). Quando sarà ben rosolata toglietela dal fuoco e lasciatela raffreddare.
In una boule capiente mettiamo la carne, la salsiccia che avremo privato della pelle, il pecorino, la salsa Worchester e iniziamo a mescolare (io lo faccio con le mani perchè credo si faccia prima e meglio) aggiungiamo poi le uova (che avremo  sbattuto a parte) e la ricotta (ma solo metà), mescoliamo ancora e aggiungiamo infine le cipolle con tutto il loro condimento. Assaggiamo l'impasto e aggiungiamo sale e pepe a piacimento. Se serve per renderlo più morbido aggiungete il resto della ricotta, a volte non serve perchè dipende dal tipo di carne che avete utilizzato. Dovete riuscire a lavorare il polpettone in modo che sia compatto e se è troppo asciutto si romperà in cottura.
Una volta che il vostro impasto vi sembra a posto, preparate una teglia foderandola con carta forno e sistematelo dandogli la forma di ... polpettone. Ricopritelo con le fettine di pancetta affumicata e, se volete, aggiungete delle patatine tagliate piccole in modo che diventino belle croccanti.
Lo mettiamo in forno preriscaldato per 40 minuti a 180°.