mercoledì 18 dicembre 2013

Cake Pops !

Dovete organizzare una festicciola di compleanno e volete stupire grandi e piccini? vi siete stufati di portare il solito cabaret di pasticcini e volete lasciare tutti a bocca aperta? ecco, questa è la ricetta che fa per voi: Cake Pops!
Li ho visti fare alla super model nonché chef Lorraine Pascale e li ho subito fatti miei, perché per la festa di compleanno del piccoletto volevo qualcosa di buono ma anche pratico da trasportare e soprattutto veloce da fare, e infatti è stato un successone!!!
Potete variare la ricetta utilizzando i biscotti farciti che preferite, quella iniziale era con gli Oreo, ma si possono tranquillamente fare anche con i Ringo o simili.
Inoltre io ho aggiunto un po' di burro all'impasto perché ho limitato l'utilizzo della Nutella, ma anche qui potete variare le quantità, l'importante è che otteniate un impasto che vi permetta di fare delle palline ben solide, che non si disfano al minimo tocco.

Ingredienti per 12-13 cake pops

25 biscotti farciti tipo Oreo (o Ringo o quelli che volete!)
2 cucchiai colmi di Nutella (o qualsiasi altra crema alla nocciola)
50 gr di burro freddo da frigo
cioccolato fondente da sciogliere
decorazioni
bastoncini per cake pops

Mettiamo i biscotti nel robot da cucina e tritiamoli fino a che saranno completamente sbriciolati.
Aggiungete la Nutella e rimettete in funzione il robot, una volta amalgamato aggiungete il burro e fate andare ancora un volta il robot fino a che il burro è completamente assorbito dall'impasto.
Ora potete fare le palline della grandezza che preferite e metterle su di un vassoio che poi sistemerete in freezer per un'ora.

Sciogliamo ora il cioccolato fondente (io lo metto nel microonde) e una volta inserito il bastoncino nelle palline le intingiamo nel cioccolato (che non deve essere eccessivamente liquido), ricopritele poi con la vostra decorazione e mettetele in un bicchiere dal bordo basso ad asciugare.

Una volta terminate tutte io le ho lasciate una mezz'ora al freddo sul balcone affinché il cioccolato si solidificasse bene e poi le ho riposte in frigo per il pomeriggio: sono andate a ruba!!!





lunedì 16 dicembre 2013

Pollo Tikka Masala

Io in India non ci sono mai stata, mi affascina molto, al tempo stesso mi inquieta un po' perché so da testimonianze di amici che ci sono stati che la bellezza e la povertà si trovano ai lati opposti della stessa strada, che può cambiarti tanto un viaggio laggiù e che di sicuro ti porta a pensare ai valori umani e a quanto spesso non ci rendiamo conto di quello che abbiamo. Culinariamente parlando conosco l'India per quelli che sono i piatti importati qui da noi, che spesso sono adattamenti della loro cucina ai nostri gusti (vedi pollo al curry).
La ricetta di oggi è il pollo Tikka Masala, Masala è la salsa con cui viene poi ricoperto,  ricca di tutte le spezie indiane più celebri e che ormai si trovano facilmente anche qui da noi.
Siccome è necessario prima marinare il pollo tenetene conto quando deciderete di farla perché dovrete iniziare 12 ore prima.

Ingredienti per 6 persone

Marinata:

pollo 850 gr circa (io utilizzo le sovraccosce e le disosso, perché la carne è meno asciutta)
4 cucc. olio EVO
1 cucc. di Garam Masala (un mix di spezie che trovate nei negozi di cibo etnico)
1 cucc. di zenzero fresco grattuggiato o anche in polvere 1 cucc.
1 cucc. di semi di cumino
1 cucc. di coriandolo in polvere
1 cucc. di paprika
1 cucc.no di cannella
1 cucc.no di curcuma
2 spicchi di aglio tritati (io uso lo spremi-aglio)
sale e pepe q.b.
yogurt intero 500 gr
una spruzzata di limone

Masala:
5 cucc. olio EVO
2 cipolle bianche tagliate a julienne
2 manciate di coriandolo fresco se lo trovate, oppure in polvere
1 peperone verde/giallo
1 cucc. di Garam Masala
1 cucc. di semi di cumino
1 cucc. di paprika
1 cucc. di curcuma
1 cucc. di zenzero fresco tritato o in polvere
2 spicchi di aglio tritati ( io uso lo spremi-aglio)
250 gr di polpa di pomodoro
250 ml di yogurt intero
sale

La sera prima o la mattina stessa, a seconda se lo preparate per pranzo o per cena, mettete in un sacchetto di plastica per alimenti il pollo fatto a pezzi e tutti gli ingredienti della marinata, chiudete bene, agitate in modo che tutti gli ingredienti si amalgamino e mettete in frigo a riposare per 10-12 ore.

Una volta pronta la marinata, versate il solo pollo in una padella antiaderente pre-riscaldata e lasciatelo cuocere a puntino.

Nel frattempo prepariamo la salsa ricordandoci che quando si utilizzano le spezie vanno sempre fatte soffriggere nell'olio.
Quindi mettiamo l'olio in una padella o casseruola antiaderente, insieme alle spezie in polvere e all'aglio e lasciamo soffriggere per pochi minuti, aggiungiamo poi la cipolla  e una volta soffritta aggiungiamo lo zenzero (se utilizziamo quello fresco) e anche il peperone tagliato a listarelle non sottili e non troppo lunghe. Amalgamate bene gli ingredienti e a questo punto versate la polpa di pomodoro, mescolate e coprite con un coperchio per una decina di minuti, fino a che i peperoni saranno morbidi.
A fine cottura e a fornello spento, aggiungete lo yogurt che darà consistenza e corpo alla salsa, assaggiate ed eventualmente aggiustate di sale.

Versiamo sopra il pollo ancora nella padella la salsa che abbiamo preparato, lasciamola una decina di minuti in modo che il pollo si imbeva e poi spolveriamo con coriandolo fresco, serviamo con pita e patate Bombay (con spezie e semi di senape).




mercoledì 20 novembre 2013

Crema di Zucca

Bella calda, colorata, un velluto... questa è una delle mie zuppe o creme preferite.
La cucino da quando, nell'unico viaggio intergalattico che ho fatto in vita mia (in Australia), assaggiai una crema di zucca in un resort in riva all'oceano, lì la servivano come antipasto e io ne presi almeno due piatti... trovai il binomio zucca-pepe perfetto, quindi, comprai un libretto con ricette di zuppe varie del luogo e tornata in patria mi misi a sperimentare.

Per cucinarla utilizzo la pentola a pressione perché non ha bisogno di cure particolari durante la cottura e quindi una volta chiuso il coperchio va da sola.
Se non avete o non utilizzate la pentola a pressione considerate circa il doppio del tempo per la cottura.
Con dei crostini serviti a parte è un primo piatto gustoso e leggero, perfetto per i giorni di pioggia.


Ingredienti per 4 persone:

una zucca Butternut Squash , che è simile alla nostra Zucca Violina, ma non così rugosa (o in alternativa una zucca Delica di medie dimensioni)
olio EVO 3 cucc.
mezza cipolla bianca o dorata
2 bicchieri di brodo vegetale
sale
pepe
2 cucc. di panna da cucina



La zucca non è esattamente la cosa più facile da pulire, non tanto per i semi ma soprattutto perché avendo una scorza davvero durissima, è un'impresa riuscire a pelarla.
La varietà Butternut Squash che da qualche tempo si trova anche nei nostri mercati ci aiuta perché ha una buccia più tenera e una polpa compatta, adatta per le creme perché poco acquosa.
Una volta pulita la zucca la riduciamo a cubetti di 3 cm circa, nel frattempo facciamo rosolare la cipolla tagliata a julienne nell'olio.
Quando il soffritto è pronto versate la zucca nella pentola, lasciate insaporire qualche minuto, salate, versate il brodo e se la zucca non è ancora tutta coperta aggiungete dell'acqua.
A questo punto con la pentola a pressione chiudo il coperchio e attendo il fischio, preparo il timer su 20 minuti e una volta che sento il fischio lo faccio partire.
Se non utilizzate questo tipo di pentola ma una normale pentola dai bordi alti, dovrete cuocerla a fuoco moderato almeno 30-35 minuti, sentirete poi con la forchetta se la polpa della zucca è pronta.
Una volta cotta, con un frullatore ad immersione, ne facciamo una crema, assaggiamo nel caso serva altro sale e la serviamo con un'abbondante macinata di pepe nero e un cucchiaino (quelli bravi direbbero quenelle) di panna.


martedì 12 novembre 2013

Salsa all'Habanero

Velocissima, facilissima e ... piccantissima!!!
Se non avete mai provato questo peperoncino originario dello Yucatan, per darvi un'idea di quanto sia piccante vi basti sapere che è tre postazioni più in alto del nostro peperoncino Calabrese nella scala di Scoville, quella che misura la piccantezza dei peperoncini.
Ormai di facile reperimento anche in Italia grazie a tutti i programmi tv culinari che importiamo dall'estero, è indicato come condimento di carne alla griglia e altre pietanze, con cautela, ovviamente.
Passeggiando tra le bancarelle del mercato qualche sabato fa il piccoletto, che è un fan di "Man vs Food", un format tv dove il presentatore ingurgita piatti incredibilmente piccanti, ha insistito per comprarne una vaschetta da un produttore diretto che esponeva i suoi ortaggi, perché così potevamo fare una bella salsina per papà, che adora i piatti piccanti (e per vederlo diventare bordeaux come il presentatore).
E così abbiamo fatto, arrivata a casa ne ho presi un paio e creato al momento questa salsina che è semplicissima e davvero buona, per noi perfetta sul croccante pollo allo spiedo del mercato.

Ingredienti

1 habanero
2 cucc. di ketchup
1 cucc. di salsa barbecue
1 cucc.no olio EVO

Lavate e togliete il picciolo al peperoncino, attenzione che non va assolutamente toccato con le mani senza protezione, quindi utilizzate dei guanti o maneggiatelo con della carta da cucina.
Mettete il peperoncino e gli altri ingredienti nel contenitore del frullatore a immersione e frullate fino ad ottenere una crema omogenea.
Vi ho dato le dosi per un peperoncino, ovviamente con una quantità così esigua non ci farete molto e soprattutto sarà difficile riuscire a frullare, quindi usate almeno le dosi per 3-4 peperoncini.

Buono ma... brucia!!!


mercoledì 6 novembre 2013

Addicted to Banana bread!

Voi non potete capire quanto sia buono questo pane dolce! Era un po' che ne sentivo parlare soprattutto dalla mia amica d'oltre manica Lorna, quindi ho voluto provarlo per la colazione dello scorso week end.
Girovagando nella rete ho sbirciato in uno dei siti americani più belli per quanto riguarda i dolci: Joy of baking, e qui ho trovato la ricetta che ora vi traduco e vi racconto. Per una super colazione o una merenda è un pane dolce davvero particolare che vi appassionerà, come dire: mai più senza!
E poi ho sfruttato la forza minorile casalinga, nello specifico il piccoletto, che si è divertito parecchio nel frantumare e ridurre in poltiglia le banane..

Ingredienti per uno stampo da plumcake standard

230 gr di farina 00
150 gr di zucchero
1 cucc.no di lievito per dolci
1/4 di cucc.no di bicarbonato
1/4 di cucc.no di sale
1 cucc.no di cannella in polvere
2 uova grandi
115 gr di burro sciolto al microonde
3 banane ridotte a pappetta (ma manualmente così rimangono anche dei pezzi)
1 cucc.no di estratto naturale di vaniglia o i semi di mezza bacca

qui la ricetta originale (che prevede l'aggiunta di frutta secca) con anche il video: http://www.joyofbaking.com/breakfast/BananaBread.html#ixzz2jrneh5sY

Dopo aver pre-riscaldato il forno a 180° prepariamo la teglia foderandola di carta forno o ungendola con burro e farina.
Iniziamo poi a unire in una ciotola (potete tranquillamente usare quella della vostra planetaria), gli ingredienti secchi (farina, zucchero, bicarbonato, sale, cannella), una volta mescolati, metteteli da parte e occupatevi in un'altra ciotola di unire gli ingredienti liquidi (banane, uova leggermente sbattute, burro sciolto, vaniglia). Inserite ora lentamente gli ingredienti liquidi in quelli secchi avendo cura di girare dolcemente con una spatola o leccapentole, avviate la planetaria lentamente per pochi minuti, circa 3, vogliamo che il tutto si amalgami ma non dobbiamo stressare l'impasto altrimenti diventa duro.
Versate nello stampo e cuocete per 50-60 minuti, lo stuzzicadenti vi aiuterà a capire quando è cotto. Nel centro, dove il pane si rompe durante la cottura, rimarrà comunque una parte più umida e va bene così.
Lasciate raffreddare un po' e se lo servite tiepido vi chiederanno subito il bis!


martedì 29 ottobre 2013

Muffin zucca e rosmarino

E' quasi Halloween e mi sono un po' divertita a utilizzare la zucca diversamente da quelle che sono le ricette tradizionali italiane e ho sfornato questi profumatissimi muffin.
La ricetta l'ho vista dalla supergnocca (si potrà dire?) Lorraine Pascale, nel suo programma Baking Made Easy, e mi è sembrata davvero azzeccata per una merenda autunnale.
Poi, siccome siamo entrati in pieno nel mood di Halloween dopo la scavatura della zucca che io e il piccoletto abbiamo realizzato sabato, il muffin di zucca è più che perfetto: è mostruosamente perfetto!!!


Ecco la ricetta, io ho omesso i semi di zucca

60 ml di olio EVO o vegetale
180 gr farina auto-lievitante
130 gr farina integrale
1 cucc.no lievito
1/2 cucc.no bicarbonato di sodio
1/2 cucc.no sale
le foglie di 3 rametti di rosmarino, finemente tritate
2 uova sbattute leggermente
100 ml yogurt
275 ml latte
1 cucc. miele
240 gr di zucca cotta (al vapore o al forno), tagliata in cubetti
semi di zucca

Ora veniamo al procedimento, piuttosto semplice, se avete una planetaria potete usarla ma lavorate poco l'impasto perché deve rimanere molto morbido.
Innanzitutto riscaldiamo il forno a 200° e prepariamo i nostri pirottini nella teglia per muffin.
Mettiamo nella ciotola della planetaria tutti gli ingredienti secchi: farina autolievitante, lievito, bicarbonato, rosmarino e farina integrale, quest'ultima la passiamo prima al setaccio per tenere un paio di cucchiai di crusca che serviranno per decorare i muffin.
In una ciotola a parte sbattiamo con una forchetta le uova, aggiungiamo l'olio, lo yogurt, il latte e il miele, mescolando bene.
Uniamo poi gli ingredienti liquidi a quelli secchi nella planetaria e iniziamo a fare andare il gancio per l'impasto. Quando tutto è ben amalgamato aggiungiamo i cubetti di zucca tenendone un po' per la decorazione e mescoliamo lentamente in modo che vengano ben distribuiti nell'impasto.
Ho poi versato tutto in un una brocca capiente e riempito i pirottini per i muffin, così ho evitato di buttare da tutte le parti l'impasto...la teglia era abbastanza pulita..
Decoriamo con i pezzi di zucca e la crusca e, se volete, ma io non li ho messi, i semi di zucca.
Inforniamo per una ventina di minuti, controllate con uno stuzzicadenti che anche all'interno siano cotti.
Li ho anche passati giusto 2 minuti al grill per colorarli un po'.
Ancora tiepidi erano strepitosi!





venerdì 11 ottobre 2013

Biscotti ripieni al cioccolato bianco

Quando ho visto questi biscotti sul blog "Un biscotto al giorno" non ho resistito e li ho dovuti preparare, hanno un'aria così fragrante e la crema è una vera goduria. Quindi oggi "vacanza"... vi mando direttamente al blog "Un biscotto al giorno" per la ricetta.
Ci troverete una marea di biscotti e dolcetti vari...io adoro questo blog..e anche i miei figli...complimenti a Monica che spazia da ricette della tradizione a ricette innovative e interessanti ma sempre golosissime!!!



lunedì 7 ottobre 2013

Cannoncini alla crema con pasta sfoglia fatta in casa

Una coccola ogni tanto ci vuole, e la sfoglia al burro che si scioglie lentamente in bocca con la crema pasticcera non ha eguali. Impariamo quindi a fare la pasta sfoglia in casa, non è così difficile e poi possiamo farne in quantità e congelarne alcuni panetti in freezer, così da averla sempre pronta quando ci serve.

INGREDIENTI pasta sfoglia

per il Pastello:
350 gr farina 0
210 gr Acqua
10 gr di sale fino

per il Panetto
500 gr burro
150 gr farina 0

INGREDIENTI crema pasticcera

 1 lt latte
400 gr zucchero
80 gr maizena
16 tuorli (io uso le uova con il tuorlo + giallo, quelle per fare la pasta in casa)
1/2 bacca di vaniglia

Le dosi della sfoglia sono per ottenere 5 panetti da 250 gr, in modo che ne possiate utilizzare uno o due per i cannoncini e il resto lo mettiate in freezer per la prossima volta.

Iniziamo con l'impasto della sfoglia, visto che poi dovrà riposare in frigo.
Per impastare al meglio, essendoci molto molto burro, è meglio avere una planetaria, utilizzeremo come accessorio il gancio.
Inseriamo nella planetaria gli ingredienti per il Pastello, ottenuto l'impasto compatto lo sistemiamo sul tagliere di legno. Impastiamo ora gli ingredienti del Panetto, prima lasciamo ammorbidire con il movimento del gancio il burro e quando è un po' lavorato aggiungiamo la farina.
Ottenuto un composto omogeneo lo inseriamo sopra il Pastello che abbiamo precedentemente steso sul tagliere dandogli la forma di un rettangolo (i lati corti in orizzontale) e ricopriamo il Panetto con i lembi verticali del Pastello, come fosse una copertina, in modo che venga richiuso nel Pastello ma che i lati orizzontali rimangano liberi e aperti.
Iniziamo a passare il mattarello avanti e indietro per spingere l'impasto burroso all'interno del Pastello, l'aggiunta di farina non compromette la sfoglia, quindi usatene ogni qualvolta ne abbiate bisogno per i passaggi con il mattarello. Giriamo la pasta lasciando la parte doppia a contatto con il tagliere, poi chiudiamo la pasta in 3, sollevando il lato corto che più è vicino e lo sovrapponiamo di 3/4 rispetto all'impasto, solleviamo il secondo lato corto verso di noi e lo facciamo quasi combaciare con il precedente, poi ripieghiamo ancora una volta in due sollevando la parte più lontana da noi. Lo si mette in frigo per 20-30 minuti a riposare su una superficie piana.


 
 

I prossimi passaggi li ripetiamo per 3 volte, intervallandoli con il riposo in frigo.
Riprendiamo la nostra sfoglia, la mettiamo così come la abbiamo vista l'ultima volta sul tagliere e la giriamo senza sollevarla in modo che il lato corto sia verso di noi e il lato chiuso sul lato sinistro. Iniziamo a stenderla avanti e indietro (attenzione ai bordi, meglio non romperli perché è quello il segreto della sua fragranza), quando ha ripreso le dimensioni iniziali la ripieghiamo in 3 come in precendenza e rimettiamo in frigo.

Durante i "riposi" possiamo iniziare a preparare la crema.
Facciamo bollire il latte con la bacca di vaniglia e i suoi semi, nel frattempo montiamo i tuorli, con lo zucchero e poi aggiungiamo la maizena. Quando è pronto versate il latte caldo nella ciotola dove avete montato i tuorli, attraverso un colino così la vaniglia rimane fuori dall'impasto, mescolate fino a che la crema è omogenea e poi rimettete in un pentolino sul fuoco avendo cura di filtrare ancora una volta (in questo modo eviterete anche eventuali grumi).
Lasciate cuocere a fuoco lento fino a che non si addensa, mescolando lentamente (circa 1-2 minuti).
Togliete dal fuoco, mettete in una ciotola e lasciate raffreddare coprendo la parte a contatto con l'aria della crema con della pellicola per alimenti (in modo che non si formi la "pellicina").

Una volta che la nostra sfoglia ha fatto tutti e 4 i giri (stesura e riposo) la  mettiamo di fronte a noi per il lato lungo e la dividiamo in panetti (così ogni panetto ha un lato chiuso e 3 aperti).
Riponiamo in freezer i panetti che non ci servono ora dopo averli avvolti in un paio di strati di pellicola trasparente e iniziamo a preparare i cannoncini.

Sistemiamo ancora una volta il panetto sul tagliere, devo avere alla mia sinistra il lato chiuso. Lo stendiamo fino a che non è spesso circa 0,50 cm. Poi lo solleviamo e lo lasciamo ricadere lentamente sul tagliare in modo che formi delle onde una sopra l'altra, tipo fisarmonica (la foto dovrebbe aiutarvi).
Procediamo poi a tagliare strisce di circa 1 cm verticalmente. Riponiamo le strisce in frigo per una ventina di minuti in modo che sia più agevole poi arrotolarle.



Ecco ora è giunto il momento di utilizzare i nostri cilindretti (o cannette). Non serve ungerli ma è necessario rimuovere subito il cannoncino appena lo si sforna, altrimenti non si riuscirà a sfilarlo senza romperlo.
Prendiamo l'apice di una delle strisce tagliate e iniziamo ad avvolgerla sul cilindretto, prima sul davanti a chiudere il buco, poi sui lati sovrapponendo leggermente la sfoglia. Sulla misura decidete voi se fare uno o due cannoncini a cilindretto.


 
Preriscaldiamo il forno a 200° e cospargiamo la sfoglia di zucchero semolato (mi raccomando non sui cilindretti!!). Inforniamo per pochi minuti e verifichiamo spesso la cottura. Una volta che la pasta è pronta possiamo accendere per 30 secondi il grill del forno per dare una doratura ulteriore.
Sforniamo e togliamo subito i cannoncini dai cilindretti, una volta freddi potremo riempirli con la crema pasticcera aiutandoci con una sac à poche.
 
Deliziosi...
 

 

giovedì 26 settembre 2013

Pizza filante con lievito madre

E' da circa un anno che "coltivo" la mia pasta madre, o lievito madre, ho provato varie ricette prese dai blog specializzati e questa che vi presento è la mia pizza. Alta, morbidissima, filante.
Ho preso vari spunti e il più consistente di tutti è quello dell'impasto della focaccia di Eugenio che trovate qui, che io ho leggermente modificato e trasformato in pizza.
Cucinare utilizzando la pasta madre, diversamente da come molti pensano, non significa avere necessariamente molto tempo per aspettare la lievitazione ma semplicemente organizzarsi.
Io solitamente mi leggo bene la ricetta e simulo su un foglio i vari passaggi fissando l'inizio della lievitazione ad un orario che mi è comodo, in modo che poi i vari step coincidano più o meno con i miei impegni. Per fare questa pizza ci ho messo un giorno e mezzo ma, a giudicare dai "mmm" , "che buona!", "brava mamma", ne è valsa la pena!

Le dosi della ricetta vanno bene per 3/4 persone, praticamente una teglia rettangolare intera grande diciamo quanto la leccarda di un forno comune.

INGREDIENTI

150 gr pasta madre
500 gr farina manitoba
40 gr olio EVO
1 cucc.no zucchero
3 cucc.ni sale fino

1 tazza grande di passata di pomodoro
2 cucc. olio EVO
sale
origano
1 panetto di mozzarella per pizza passato alla grattugia (quella con i denti + larghi)

Per praticità inizio subito col dirvi che inizio a rinfrescare la mia pasta madre il sabato dopo pranzo quindi per la sera è pronto. Verso le 9 di sera prendo dalla mia pasta madre rinfrescata 150 gr come da ricetta e il resto lo metto nel solito vasetto che poi ripongo in frigo fino al rinfresco successivo, e inizio ad amalgamarla in un contenitore capiente insieme a acqua+olio+zucchero. Una volta creata una bella "crema" aggiungo circa metà della farina e inizio ad impastare (io uso una planetaria ma anche a mano si impasta benissimo). Dopo il primo impasto aggiungo la restante farina a cui avrò aggiunto i 3 cucchiaini di sale fino. Continuo ad impastare fino a che l'impasto è bene incordato, per chi usa una planetaria quando l'impasto è tutto avviluppato al gancio e ha raccolto per bene tutta la farina nel contenitore.
Gli do un paio di pieghe e lo metto a riposare in un contenitore di plastica con coperchio, all'interno del forno. Lì deve rimanere tutta la notte per almeno 12 ore (quindi se impastate alle 10 di sera dovrete poi lasciar lievitare almeno fino alle 10 di mattina o oltre)
La mattina mi alzo, solitamente pimpante visto che devo cucinare ed è una cosa che adoro fare, prendo il mio impasto e lo sbatto un po' di volte sul tagliere di legno infarinato, come faccio per il pane, poi gli do qualche piega e cerco di dargli la forma della mia teglia, ma senza tirarlo, solo per facilitarmi poi il lavoro quando dovrò "stenderlo".
Quindi copro il mio "panetto" rettangolare con un canovaccio pulito e inumidito e lo lascio lì sul tagliere per 40 minuti/1 ora.
Poi lo prelevo e lo sistemo nella teglia che avrò cosparso di olio (non esagerate, non è una focaccia!) e inizio a pigiare con le mani partendo dal centro dell'impasto verso il fuori, ma senza tirare la pasta che, essendo elastica, tornerebbe indietro. Questa, a parer mio, è la parte più lunga perché ci metto svariati minuti prima di arrivare per benino ai bordi della teglia, ma così facendo l'impasto non si ritira.
Copro l'impasto con un canovaccio (va bene anche quello umido, ma non fategli toccare la superficie dell'impasto) e sistemo nel forno un pentolino con dell'acqua bollente in modo che l'ambiente sia bello caldino e ripongo la mia teglia.
Ora è il tempo del riposo, mio e dell'impasto :-)
Dopo circa 7/8 ore inizio a preparare la mia pizza.
Cospargo di sale fino la superficie dell'impasto (poco), e distribuisco il pomodoro condito con olio, sale, origano.
Accendo il forno a 250° e quando è pronto lo abbasso a 200° e posiziono la pizza che dovrà cuocere per almeno 15-20 minuti.
Passato questo tempo potrò finire di condirla con mozzarella (noi ne mettiamo tanta in modo che fili!) e con tutto quello che vi piace!
Rimetto in forno per altri 10 minuti in modo che la mozzarella si fonda bene, magari aiutandomi anche con qualche minuto di grill.
Ecco, adesso la vostra casa è invasa da un profumino celestiale e la lunga attesa sarà ricompensata dall'estasi delle vostre papille!

 
questa pizza è farcita con salsiccia al finocchietto, la nostra preferita!


mercoledì 4 settembre 2013

Maiale tonnato...scampoli di un'estate quasi finita

E mentre le giornate si accorciano ma ancora il sole ci bacia facendoci sospirare le vacanze appena finite, vi propongo un classico della cucina italiana, piemontese per la precisione, che io rivisito in chiave cheap and chic!
Il mio non è un nobile vitello ma uno schietto filetto di maiale, che cucinato come vi suggerisco rimarrà morbido e consistente, tanto da essere preferito dalla prole alla ricetta tradizionale.
Potete servirlo come piatto principale accompagnato da una fresca insalata di stagione o come antipasto, magari insieme  a dei crostini di pane che poi serviranno per fare la scarpetta, perché io non mi fido di chi non fa la scarpetta con un piatto così!!!

Ingredienti per 4-6 persone

1 kg di filetto di maiale
1 cipolla bianca
2 carote
rosmarino
1 bicchiere di vino bianco
brodo vegetale
3 cucchiai di olio EVO

per la salsa
240 gr di tonno
350 gr di maionese
2 acciughe sotto'olio
10 capperi sotto sale  (tenetene 4 per la guarnizione)

Si procede innanzitutto con la cottura della carne, preparo in una casseruola il fondo di cottura con l'olio, adagio la mia carne e aggiungo le carote e la cipolla tagliate grossolanamente e il rosmarino, lascio colorare un po' la carne, la giro in modo che si colori bene su tutti i lati e poi aggiungo il vino bianco. Lascio sfumare per bene e poi copro con il brodo in modo che la carne sia totalmente coperta.
Copro con un coperchio ma lasciando leggermente uscire il vapore, lascio cucinare per 30 - 40 minuti a fuoco lento, e controllo di tanto in tanto, eventualmente aggiungo un po' di brodo se si asciuga troppo velocemente.
Terminata la cottura tolgo la carne dalla casseruola e la lascio raffreddare.
Per la salsa recupero le carote e la cipolla e parte dei sughi di cottura, li frullo con il tonno, le acciughe, i capperi che avrò lavato dal sale e la maionese per ultima in modo che il composto abbia il tempo di raffreddarsi e non la rovini.
Ora che il filetto di maiale è freddo posso procedere al taglio che deve essere il più possibile sottile, poi dispongo le fette su un piatto da portata e copro completamente con la salsa, guarnisco con alcuni capperi.

Perfetto anche preparato in anticipo ma la salsa mettetela al massimo 1-2 ore prima di servire e poi conservatelo in frigo, perché diversamente si ossida e ha un aspetto un po' triste :-)



venerdì 9 agosto 2013

Buone Vacanze: gelato ai lamponi!

Cosa c'è di meglio di un buon gelato fatto in casa per salutarvi prima delle vacanze estive? Tra poco parto per il mio amato Alto Adige e vi lascio questa prelibatezza che i famigliari, soprattutto il maritino, hanno spazzolato alla grande. Io ho una simil gelatiera, ovvero una boule accessoria della mia planteria che va messa in freezer per parecchie ore e poi utilizzata per fare il gelato, mentre la planteria lo manteca per una ventina di minuti. Quindi posso consigliarvi di usare la mai ricetta se possedete una gelatiera o qualcosa di simile a quello che ho io. L'alternativa è fare il preparato, metterlo in freezer a gelare e poi passarlo sotto le lame del minipimmer..il risultato sarà diverso ma comunque buono.
Io utilizzo frutta fresca ma, all'occorrenza, può tranquillamente essere utilizzata frutta congelata.

Ingredienti
per 4-6 persone

500 gr di lamponi
500 ml di panna fresca da montare (ma non va montata :-))
150 gr zucchero (io uso lo zefiro che è più fine)
mezzo lime

Frullate con il minipimmer i lamponi che avrete mondato e passateli al colino in modo da scartare i semini (se non avete figli schizzinosi potete anche lasciarli...non rovinano il gusto). Poi unite lo zucchero alla coloratissima purea di lamponi e mescolate per bene. Spruzzate il lime, mescolate e unite la panna. Abbiate cura di amalgamare bene la preparazione e sistematela in frigo per almeno 5 ore.
Se volete servire il gelato appena fatto organizzatevi sapendo che ci vorranno almeno 20 minuti da quando verserete il composto nella gelatiera.
Potete, diversamente, anche prepararlo prima e metterlo in freezer, risulterà meno cremoso e più solido ovviamente.
Quello della foto era fresco fresco di gelatiera.

Buone dolci vacanze a tutti!



martedì 16 luglio 2013

Planet Food

Eccomi di ritorno dalla trasferta Austriaca, trasferta non culinaria ma artistica!
Eh sì, perché la settimana scorsa a Portschach si è svolto il 16^ World Body Painting Festival, il più importante evento annuale per chi, come me, si diverte a dipingere sulla pelle.
Ho partecipato insieme ad un'amica alla competizione per non professionisti "Amateur Award", visto che per me non è un lavoro, a parte qualche sporadico ingaggio, e poi perchè è davvero sfinente dipingere per tutte quelle ore, con l'ansia di non finire in tempo ed arrivare davanti alla giuria con una coscia mezza dipinta, che fare le due gare previste per i professionisti proprio non ci ha sfiorate!
Il tema, indovinate un po', era "Planet Food" e quindi ci siamo davvero sbizzarrite dipingendo sulle orme di Arcimboldo un abito completamente di alimenti, con un bel polpo di cartapesta sul capo a mo' di  cappellino, una giarrettiera di bacon e posate e i nomi di famosi chef su braccia e gambe.
Ci siamo piazzate 15^ su una trentina di partecipanti, quindi gioia e giubilo, perchè, oltre al fatto che ho guadagnato dieci posizioni dalla mia scorsa partecipazione, abbiamo anche avuto i complimenti della giuria e questo ci ha fatto un gran piacere...un  po' come se ci avessero appuntato una medaglia sul petto: abbiamo camminato a testa alta con un sorriso a 45 denti per i due giorni successivi!
Ho portato con me sia il piccoletto, che ha fatto la sua apparizione sul palco insieme alla nostra mitica modella Bianca, vestito da mini cuoco, lanciando amaretti di Mombaruzzo al pubblico, che ha molto apprezzato, sia la preadolescente che ha partecipato con noi alla gara, facendoci da super assistente e portando davanti alla giuria il quadro con l'opera di Arcimboldo a cui ci siamo ispirate.
Vi lascio con le foto del nostro lavoro, alla prossima ricetta...


 
le foto sono di Thorsten Muller
 

mercoledì 3 luglio 2013

Ristorante La Rocca - Lucignano (Arezzo)

La scorsa primavera, durante un fine settimana nel cuore della Toscana con il maritino, ho avuto il piacere di pranzare in questo Ristorante a Lucignano, borgo medioevale, che mi era stato caldamente raccomandato.
Era inizio primavera e il posto non era pienissimo, così siamo stati coccolati dal proprietario che ci ha fatto assaggiare delle vere e proprie prelibatezze.
L'ambiente è curato e tipico toscano ma mai pacchiano, il servizio è cortese e piacevole.
Vi è la possibilità, per quanto riguarda i vini, di ordinare anche singoli calici, che per il pranzo ho trovato una buona alternativa alla bottiglia (per evitare il cocco pomeridiano...)
Se vi piace la cucina toscana con un tocco di raffinatezza dovete assolutamente fermarvi qui.
Abbiamo iniziato con l'antipasto della casa, passando poi a dei ravioli al pecorino con tartufo (divini) e finendo con una superlativa tagliata di Chianina.
Lascio che siano le foto a parlare, a me è già venuta voglia di tornare!

antipasto misto della casa

ravioli al pecorino e tartufo

tagliata di Chianina
 
I riferimenti:
 
Ristorante Osteria La Rocca - Piazza Ser Vanni 1 - 52046 Lucignano (Arezzo)
Telefono: 0575 836775
Fax: 0575 836775
E-mail: info@larocca-ristorante.it


giovedì 20 giugno 2013

BLOGGER WE WANT YOU - INIZIAMO A CORRERE!

Bene, la mia candidatura è stata accettata! ora si iniza a fare sul serio... che poi significa che voi, adorati adepti :-) sarete così gentili da votare il mio blog sul sito tutte le mattine, insomma una buona abitudine, come bere il caffè o lavarsi i denti...che ne dite? mi sosterrete?

Per farlo dovete cliccare sull'icona "Runner" sulla mia home page in modo da aprire il mio profilo su grazia.it, e poi cliccare su "votami", semplice no?

Sono certa che il maritino se lo metterà nei reminder mattutini...

mercoledì 19 giugno 2013

BLOGGER WE WANT YOU!

Ben conoscete la mia passione per il cibo e la cucina in generale, dai piatti più semplici e tradizionali a quelli più complicati, vedi "Guanciale della bella Aurora" per dirne uno, ed in effetti a me scrivere di cibo e di ricette in genere piace parecchio, mi estraneo dal mio quotidiano ed entro nel mio mondo fatto di pentole, profumi e passione. Ho deciso quindi di partecipare a questo concorso su Grazia.IT che è alla ricerca di nuovi blogger per le varie sezioni del sito. C'è una sezione Fashion, una Beauty, poi Lifestyle e Design che mi piacciono molto ma, come avrete capito, la mia è FOOD!
Si tratta di presentarsi e di farsi votare da amici, parenti, ammiratori e così via, fino a diventare la più votata della settimana, del mese, ecc.. e vincere così la possibilità di scrivere per loro su Grazia.IT: insomma una bella scommessa!
Del sito posso dirvi che, per le appassionate di cibo come noi, c'è questa sezione FOOD, molto carina ed interessante che parla anche delle novità del settore, come ad esempio questo articolo http://www.grazia.it/Stile-di-vita/tendenze-in-cucina/ristoranti-milano-cucina-sottovuoto sulla cucina sottovuoto che non ho mai sperimentato ma le foto della gallery sono così invitanti... visti i tempi di cottura magari lo provo nel week end!

domenica 9 giugno 2013

Torta Mara alla crema chantilly

A febbraio, per il compleanno della mia bimba (la pre-adolescente) ho realizzato una torta chantilly perchè lei adora questo dolce e siccome è uno dei pochi che le piace (sì a lei non piacciono i dolci, dev'essere una pena di contrappasso che le ho passato io) ho cercato di renderla speciale, con questa crema chantilly composta da due parti di crema pasticcera e una di panna.
Il Pan di Spagna è stato diviso in tre e farcito sempre con la stessa crema, non ho messo frutta all'interno perchè a lei non piace ma ci si può sbizzarire con fragole, lamponi, mirtilli o pezzi di cioccolato.
Ci ho messo un pomeriggio ma ne è valsa la pena!

Per il Pan di Spagna (tortiera 26 cm diametro, bordo alto almeno 4 dita)
7 tuorli
3 uova intere
12 gr miele
225 gr zucchero
175 gr farina
75 gr fecola di patate

Preriscaldiamo il forno a 210-220°.
Setacciamo la fecola e la farina insieme e mettiamole da parte. Montiamo i tuorli, le uova, il miele e lo zucchero fino a che non sono belli spumosi (se avete una kitchen aid come me iniziate con la massima velocità fino a che non si addensano e poi abbassate a 6).
Nel frattempo imburriamo lo stampo fin sui bordi, il burro non deve sciogliersi però altrimenti si mischia al composto quando lo versate e non serve a nulla, dopo che avete imburrato quindi mettete lo stampo in frigo!
Raggiunta la giusta spumosità aggiungiamo la farina a pioggia mescolando e incorporandola dal basso verso l'alto, senza smontare il composto.
Versiamo il tutto nel nostro stampo, dovrebbe arrivare quasi al bordo. Inforniamo per circa 20 minuti (io ho un forno a gas).
Fate la prova stuzzicadente nel centro, se è asciutto sfornate.
Il Pan di Spagna va capovolto SUBITO, quindi procedete mettendolo su un tagliere o meglio una griglia per dolci.
Lasciatelo raffreddare e poi rifinite evenutali pezzi troppo scuri o irregolari.



Crema Chantilly
(sarebbe più corretto dire Diplomatica, io la chiamo così come anche il maestro pasticcere che me la ha insegnata, perché ormai di uso comune)
1 lt latte
400 gr zucchero
80 gr maizena
16 tuorli (io uso le uova con il tuorlo + giallo, quelle per fare la pasta in casa)
1/2 bacca di vaniglia
500 ml panna da montare
zucchero a velo

Facciamo bollire il latte con la bacca di vaniglia e i suoi semi, nel frattempo montiamo i tuorli, con lo zucchero e poi aggiungiamo la maizena. Quando è pronto versate il latte caldo nella ciotola dove avete montato i tuorli, attraverso un colino così la vaniglia rimane fuori dall'impasto, mescolate fino a che la crema è omogenea e poi rimettete in un pentolino sul fuoco avendo cura di filtrare ancora una volta (in questo modo eviterete anche eventuali grumi).
Lasciate cuocere a fuoco lento fino a che non si addensa, mescolando lentamente (circa 1-2 minuti).
Togliete dal fuoco, mettete in una ciotola e lasciate raffreddare coprendo la parte a contatto con l'aria della crema con della pellicola per alimenti (in modo che non si formi la "pellicina").

Quando la crema sarà fredda potete aggiungervi la panna montata (500 ml) che avrete montato insieme a 2 cucchiai di zucchero a velo.
Io ho mischiato 2 parti di crema pasticcera e 1 di panna montata, ma se vi piace meno carica aumentate la dose di panna montata o viceversa.

Ora dobbiamo dividere in tre parti il nostro Pan di Spagna, tenendo una mano sopra la torta e facendo girare orizzontalmente il coltello a seghetto (meglio se lungo ovviamente, va bene quello per il pane).
Il primo e il secondo strato vanno farciti con la crema chantilly (io ho utilizzato una sac à poche per fare prima), il terzo lo potete decorare con degli sbuffi di crema e panna a piacere, con della frutta o con quello che preferite, i bordi, per ultimi, li decorerete con della panna.

Auguri Mara!


p.s. purtroppo non ho foto dell'interno, doveva farle il piccoletto ma la foga e la golosità hanno avuto la meglio!
p.s.2 ho imparato a confezionare questa torta dal Maestro Pasticcere Enea Vantadori che tiene corsi di Pasticceria in quel di Opera (MI)
 

lunedì 20 maggio 2013

Voglia di estate: Astice alla Catalana

Quando il caldo arriverà, perchè arriverà prima o poi, non facciamoci trovare impreparati! Questo piatto che, chi se non io (l'Assassina...), vi propongo oggi è un piatto estivo, gustosissimo e prelibato, di quei piatti che vorresti non finissero mai,

Ahimè  l'Astice, seppur meno caro dell'Aragosta, al Kg costa pur sempre i suoi bei 30 euro (contate un astice a testa) quindi questa non è di certo una ricetta da farsi proprio tutti i giorni a meno che non siate parenti di Paperon de Paperoni.

Lo trovo perfetto per una sera d'estate, se avete invitato amici a cena, magari sul terrazzo, potete servirlo sia come antipasto, con un vino fresco, bianco e fruttato (e qui ne basterà anche mezzo a testa), oppure come piatto principale, che è come ve lo presento io oggi.
Le foto, quelle del piatto e mie, sono la gentile opera di un mio amico fotografo, Riccardo Fontana. Quelle degli stadi della preparazione sono fatte da me (e si vede :-( ).




Per 4 persone
4 Astici vivi con le chele legate (se avete problemi di coscenza prendeteli surgelati, sappiate che qualcuno prima di voi li ha ammazzati, o anzi li ha surgelati vivi, così, giusto per informarvi)
6 pomodori ramati, maturi ma sodi
2 cipolle di tropea
1 limone
aceto bianco 2 cucc.
olio EVO
sale e pepe

Fate bollire abbondante acqua in un pentolone, quando bolle abbassate la fiamma e tuffateci gli astici (se sono molto grandi o la vostra pentola non li contiene tutti, fate l'operazione più volte).

Una volta nella pentola coprite con il coperchio per 10 secondi, poi scoprite e lasciate lessare per 10 minuti.
Passati i 10 minuti toglieteli dalla pentola, lasciateli raffreddare e iniziate a preparare le verdure.

Tagliate le cipolle a rondelle e i pomodori a spicchi. Fate un bagnetto alle cipolle in acqua tiepida e aceto per una decina di minuti in modo che, visto che vanno servite crude, siano un po' più digeribili.
Ora mettete a pancia in su gli astici e con un trinciapollo tagliate partendo dalla coda cercando di non romperla (ci serve intera per fare le rondelle).
Cercate di rompere le chele e recuperate polpa anche da lì.

Una volta aperto in due mettete la polpa delle chele e le code intere da una parte e prelevate quella sostanza verdastra (il fegato) che profuma di mare in modo sublime e fatene una salsina con il limone, l'olio, il sale e il pepe. Amalgamate bene e lasciate riposare.
Condite a parte i pomodori in una ciotola con olio e sale, disponeteli intorno a piatto, sopra metteteci le rondelle di cipolla.
Tagliate a rondelle spesse almeno un paio di centimetri le code, condite polpa e code con il condimento che avete preparato e versate il tutto al centro del piatto. Fate così per ognuno dei quattro piatti.
Penso che potrei mangiarne all'infinito...



domenica 5 maggio 2013

Maccheroni con topinambur e salsiccia

Il topinambur o carciofo di Gerusalemme non è una recente scoperta nella mia cucina. Solitamente lo utilizzo per far tortini o contorni, invece, con la ricetta di oggi, ve lo propongo come condimento per un primo piatto davvero interessante.
Partiamo dal momento dell'acquisto, dovete comprare tuberi raccolti di recente, che siano sodi e non mollicci. Rispetto alla stagione in cui ci troviamo la colorazione della "buccia" del topinambur avrà un colore più tendende al rossastro oppure più tendente al marrone ma questo non influisce sul sapore che è molto vicino a quello del carciofo, ma più delicato.
Questi gli ingredienti per una pasta veloce con questo tocco esotico che non guasta...

Per 4 persone
Topinambur 1 o 2 tuberi, dipende dalla grandezza
Salsiccia di suino, 200 gr
Maccheroni (320 gr o 400 se siete delle buone forchette!)
Olio, 2 cucchiai
Panna da cucina 1 cucchiaio
Erba cipollina

Peliamo e tagliamo a cubetti il topinambur, lo rosoliamo in una padella con l'olio caldo, fino a che non sarà tenero e lo potremo infilzare con una forchetta. Se ci fosse bisogno aggiungete mezzo bicchiere di acqua calda per farlo cuocere. Aggiungete poi la salsiccia a pezzetti e fatela rosolare insieme al topinambur. Nel frattempo avrete messo a lessare la pasta secondo i minuti di cottura indicati.
Se il sugo risultasse troppo liquido e slegato potete aggiungere un cucchiaio di panna da cucina ma a fornello spento.
Scolate la pasta e versatela nella padella, facendola insaporire a fuoco basso per un minuto.
Impiattate spolverando con dell'erba cipollina.

Perfetto per la cena veloce e senza impegno della domenica sera!

mercoledì 3 aprile 2013

Filetto in crosta mediterranea

Veloce e gustosissimo, per questo filetto ho preso ispirazione da un piatto assaggiato in un ristorante altoatesino dove fanno una sella di agnello in crosta fenomenale! Non avendo la ricetta ho cercato di ricreare la croccantezza e i profumi di quel piatto. Avevo a disposizione un meraviglioso filetto di cervo di circa 700 gr, ma la "crosta" va benissimo anche per il manzo, per l'agnello, volendo anche per il maiale, che però rimane più asciutto e quindi magari va accompagnato nella teglia con delle cipolle rosse tagliate in quattro e una maggiore quantità di olio.

Il filetto va prima rosolato a fuoco vivace e quindi "sigillato" in modo che i succhi rimangano al suo interno e poi passato in forno per una ventina di minuti.

Ecco gli ingredienti per la crosta

Pinoli
Rosmarino fresco
Aglio (va bene anche in polvere), se fresco togliete la madre
Cipolla essiccata
Timo anche essiccato
Sale e pepe qb

Riscaldate il forno a 200°C.
Disponete i vostri ingredienti su di un tagliere (per la carne non uso mai quelli di legno perchè sono meno igienici di quelli "bianchi"), tagliuzzateli grossolanamente, dovrete creare come un tappeto con tutti questi ingredienti della grandezza del vostro filetto in modo che poi lo si possa "sdraiare" sopra e ogni parte venga coperta dalla crosta.
Una volta preparato il "tappeto" prendete il filetto e posatelo sopra, facendo una leggera pressione. Fate in modo che tutta la crosta aderisca bene alla carne.
Scaldate la padella con un filo di olio d'oliva e, solo quanto sarà ben caldo, lasciatevi colorire il filetto, prima dalla parte della crosta in modo che si fissi bene alla carne, dopo 6 minuti circa, girate delicatamente il filetto dalla parte opposta per rosolare l'altro lato. Trascorsi altri 6 minuti sistemate in una teglia (foderata con carta forno) che lascerete in forno per 20 minuti.





Una volta cotto toglietelo dalla teglia e posatelo su di un tagliere pulito, copritelo con della carta stagnola e lasciatelo riposare per 5 minuti, in questo modo risulterà più succoso perchè non usciranno tutti i succhi appena lo tagliate (si ridistribuiscono durante il "riposo").
Accompagnate con patate al forno.




Ricetta del guanciale della bella Aurora - seconda parte. La cuoca del Presidente

Come promesso durante le vacanze pasquali mi sono data da fare e ai miei invitati ho proposto per l'antipasto del pranzo di Pasqua questa raffinatezza! La ricetta la trovate qui nel mio precedente post sul film.
Mentre lo cucinavo ha profumato di tartufo tutta la casa contribuendo, e non ce n'era bisogno, a stuzzicare l'appetito dei commensali!!!
Ecco le foto:

Ho fatto come da ricetta la ciminiera centrale ma il "succo" è colato a mo' di lava vulcanica su tutto il guanciale :-( vabbè, però il fiocchetto è carino no?

giovedì 21 marzo 2013

Il carciofo a modo mio

Ben conscia di non aver inventato nulla, vi propongo questa velocissima ricetta per gustare i carciofi senza spine (mammole) che in questo periodo si reperiscono facilmente e ad un ottimo prezzo.
La cottura è in pentola, almeno 30-40 minuti, dipende da quanto li trovate grandi. E' importante che siano belli sodi e pieni e le foglie esterne non siano secche.
E' un contorno che non richiede particolare impegno per la preparazione e una volta in pentola va da solo, senza bisogno di essere seguito, diffondendo un profumino invitante per tutta la casa.

Ecco la ricetta:

Carciofi "Mammole"
olio EVO
aglio a piacere
sale
prezzemolo tritato fresco

Lavate e pulite i carciofi, togliete il gambo, pulitelo e mettetelo in una bacinella con acqua e limone. Togliete le foglie più esterne e con un coltello ben affilato rifinite la sommità del carciofo in modo da togliere la punta delle foglie. Poi mettete i carciofi a testa in giù e premeteli leggermente, in questo modo si allargheranno e potrete con delle forbici togliere la "barba" che si trova proprio al centro.
Sciacquateli e preparate un battuto con i gambi, l'aglio, e il prezzemolo. Riempite il centro dei carciofi con questo battuto e metteteli in una pentola con i bordi alti, in modo il carciofo non spunti dal bordo della pentola, salate, versate un filo di olio EVO e versate acqua in modo che i 2/3 dei carciofi siano coperti.
Lasciate andare coperto e a fuoco moderato per 30-40 minuti, controllando verso metà cottura che l'acqua non sia evaporata troppo, nel qual caso rabboccate. Alla fine della cottura deve rimanere poca acqua, formando un sughetto delicato.
Servite spolverando con prezzemolo tritato e un filo di olio EVO.

Più semplici di così...

martedì 12 marzo 2013

Ricetta del guanciale della bella Aurora - prima parte. La cuoca del Presidente

Premetto innanzitutto che il film, uscito settimana scorsa, non sono ancora riuscita a vederlo.
Ma sono rimasta già stregata dai trailer che girano in rete, alcuni anche di quattro minuti e ho capito subito che mi innamorerò di questo lungometraggio, almeno tanto quanto mi sono innamorata di "mangiare, bere, uomo, donna" o "Julie & Julia".
La cosa che più ha attirato la mia attenzione è la ricetta che dà il titolo al post: il guanciale della bella Aurora. La protagonista del film legge la ricetta alla brigata e sarà il tono, sarà la fame, ma a me ha preso una incredibile voglia di cucinarla! Poi mi sono documentata e in effetti la ricetta, patrimonio della cucina francese, non è che sia uno scherzo..anzi... oltre alle decine di ingredienti è anche piuttosto complicata.
Ho trovato sia la versione originale, tradotta in italiano, qui, che una versione semplificata su un sito francese, qui, che vi traduco.
Mi riprometto di farla in un momento di calma, magari durante le vacanze, per il momento mi accontento di andare al cinema a vedere questo film!

Guanciale della bella Aurora
per 8 persone

450g pasta sfoglia al burro (due quadrati da 30 cm circa)
1 fagiano disossato, con il suo fegato e il cuore
120g di grasso di maiale (lardo)
120g di filetto di vitello
150g di filetto di maiale
150g di foie gras d'oca crudo tagliato a listarelle (come le patatine fritte-fiammifero)
1 tartufo nero fresco di 30-40 gr o olio di tartufo
5cl di champagne (io utilizzero del riesling)
sale e pepe


La sera prima

In una ciotola capiente mettete tutta la carne (fagiano, maiale, vitello) tritata finemente, ma tenete da parte i petti e le interiora del fagiano, aggiungete il lardo e alla fine lo champagne, salate, pepate e mettete un po' di tartufo grattugiato (o olio di tartufo).
Coprite con una pellicola e mettete in frigo

L'indomani, 2 ore e mezza prima di pranzo

Prendete la ciotola dal frigo e accendete il forno a 190/200°.
Preparate una teglia (o la stessa placca del forno) sistemate della carta forno, adagiate poi un foglio di pasta sfoglia, bucherellatela e spennellate con uovo sbattuto i bordi del quadrato.
Versatevi metà della farcia senza toccare i bordi spennellati. Al centro mettete i vostri pezzi di foie gras, lamelle di tartufo, poi aggiungete ancora i pezzi di fegato e di cuore e i due filetti di fagiano che avete tenuto. Coprite poi con il resto della farcia.
Sistemate ora il secondo foglio di pasta sfoglia e fatelo ben aderire ai bordi, ricavate 3 piccoli fori in cui introdurrete dei piccoli cilindri di cartone (ciminiere) che serviranno a fare uscire l'aria calda.
Mettete ora in forno, nella parte centrale, per mezz'ora, poi abbassate a 150° per altri 40 minuti.

E ora, come dice lo chef Patrick Asfaux non resta che una visita sensoriale a questo monumento della gastronomia francese!

p.s. per la seconda parte ci vediamo con le foto della ricetta non appena troverò mezza giornata per realizzarla!

p.s.2 : AGGIORNAMENTO (24 marzo 2013), finalmente sono riuscita a vedere il film! Mi è piaciuto, soprattutto la narrazione della vita a palazzo e  della preparazione dei piatti e anche il personaggio della cuoca è davvero molto particolare, ben recitato, pungente... ora non resta che realizzare la ricetta!
p.s.3 : ecco qui la ricetta finalmente realizzata! uno spettacolo di sapori!

lunedì 4 marzo 2013

Il patè in 5 minuti

Qualche anno fa il piccoletto scoprì il patè durante le feste natalizie e da allora è rimasto uno dei suoi piatti preferiti.
Io, mamma adorante del figlio piccolo maschio, mi sono esibita in ricette vecchie e nuove, della nonna, della zia, dell'amica appassionata di cucina, ma tutte con un unico neo: troppo lunghe e complicate.
L'aggiunta della gelatina, che deve essere della giusta consistenza e non secondariamente l'acquisto del fegato di vitello che non è proprio a buon mercato mi hanno fatto elaborare questa economica e veloce ricettina, che si prepara in veri e propri 5 minuti, per la gioia di grandi e piccini.

Se avete ospiti e volete prepararlo in anticipo basta ricoprirlo con del burro fuso o della gelatina, ma anche solo coprirlo bene con della pellicola trasparente (di quelle senza PVC mi raccomando!)
Va conservato in frigo in un contenitore tipo quello della foto o anche un contenitore in vetro per alimenti ma per non più di 3 giorni.

Ingredienti

10-12 fegatini di pollo
50 gr di burro
1 cipolla bianca
olio e burro per la cottura
una spruzzata di Brandy
sale q.b.


Affettiamo finemente la cipolla e la mettiamo a soffriggere in una padella antiaderente con un goccio d'olio e un cucchiaio di burro, lasciamo appassire e quando inizia a colorarsi aggiungiamo i fegatini che avremo precedentemente pulito e lasciato in pezzi grandi.
Una volta che i fegatini sono colorati, ma non completamente (il fegato non deve mai cuocere troppo altrimenti diventa amaro) spruzziamo del Brandy e sprezzanti del pericolo lasciamo flambare avvicinando un bordo della padella al fuoco.
Pochi secondi dopo e sperando non abbiate bruciato i filtri della cappa, il fuoco sarà "finito" e i vostri fegatini pronti.
Versate il contenuto della padella in un contenitore alto, aggiungete i 50 gr di burro e il sale, frullate ora con il frullatore a immersione fino a che sarà diventato una crema. Sistemate nel contenitore che avete scelto e, una volta freddo, riponete in frigo.
Servite con crostini o preparate mini sandwich di prosciutto cotto e patè: una delizia!




domenica 24 febbraio 2013

Guinnes Pie

Dobbiamo prima di tutto chiarire una cosa, la Guinnes non è una birra scura, la Guinnes è la Guinnes! Non è paragonabile a nessun altro prodotto e quindi se volete fare la ricetta che a breve vi dettaglio dovete religiosamente seguire quanto vi scrivo e non comprare altro che la Guinnes.
Detto questo, soprattutto per i pochi che non l'hanno mai provata, posso dirvi che il post mi è stato ispirato dalla Cuochina Sopraffina ovvero Veruska Anconitano che scrive anche di viaggi e che con il suo post per Vanity Fair mi ha ricordato che avevo questo piatto nel mazzo e non lo avevo ancora giocato!
Qui trovate il link al suo interessante articolo.
Io passo invece alla ricetta, ma non prima di dirvi che sono una vecchia appassionata di questa birra, tanto da aver organizzato, anni or sono, una festa a base di Guinnes per il mio after wedding party, per quegli amici che non erano intervenuti al pranzo formale, sì insomma una sposa con una pinta di Guinnes! deve esserci anche qualche foto mia in giro ma sfortunatamente a quei tempi le macchine digitali non erano così diffuse e penso che si siano persi i negativi...

La ricetta (l'originale presa dal sito di Jamie Oliver)
per 4-6 persone

Olio EVO
3 cipolle rosse tritate finemente
3 spicchi d'aglio (io ne ho messo uno) tritato finemente
30 gr burro
2 carote tritate
2 gambi di sedano tritati
1 confezione di pasta sfoglia
200 gr formaggio tipo cheddar (io ho usato una fontina "giovane")
1 confezione di funghi champignon
1 kg di polpa di manzo a cubetti
440 ml Guinnes
2 cucc. farina
1 uovo sbattuto
rosmarino
sale e pepe q.b

Utilizziamo una pentola in ghisa o comunque una pentola che possa poi essere messa in forno.
Mettiamo a soffriggere nell'olio le cipolle per alcuni minuti, a fuoco moderato, aggiungiamo poi l'aglio, il burro, le carote e il sedano. Alzate il fuoco e distribuite nella pentola i funghi che avrete pulito e tagliato in quattro. Mescoliamo per bene e poi aggiungiamo il manzo, il rosmarino e regoliamo di sale e di pepe.
Lasciamo insaporire per alcuni minuti mettiamo la farina, mescoliamo e poi versiamo la Guinnes e se serve dell'acqua fino a coprire tutti gli ingredienti.
Attendiamo che tutti gli ingredienti siano ben caldi e poi potrete mettere la pentola coperta in forno, a 190°, e dimenticarvene per almeno due ore e mezza (anche se conviene, passata un'ora, dare una rimescolata).
Nel frattempo potete grattuggiare il formaggio in modo che sia pronto quando la carne avrà finito il suo lavoro in forno.
Una volta tolta la pentola dal forno aggiungerete metà del formaggio che si scioglierà all'istante, l'altra metà la tenete per dopo.
Mescolate bene il tutto e preparate una pirofila. Adagiate tutto il contenuto della pentola nella pirofila (abbiate cura di verificare che il sughetto non sia troppo liquido, se lo fosse fatelo ridurre prima) spolverate con il formaggio rimasto e coprite la pirofila con la pasta sfoglia in modo da formare dei grossi risvolti sui bordi. Spennellate la sfoglia con l'uovo sbattuto e mettete in forno, ripiano basso, per 30 minuti.

Nella ricetta originale c'è un doppio passaggio con la pasta sfoglia che io ho eliminato.

Ecco qui le foto dell'epico pasticcio di manzo con Guinnes...